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L' Api non abbassa la guardia torniamo sulla Camera di Commercio

Cari Associati,

sento l'esigenza di tornare ad aggiornarVi sulle vicende del rinnovo delle cariche presso la Camera di Commercio di Teramo.

Ad ottobre del 2014 la ns Associazione aveva assunto la certezza che la crisi che il nostro territorio stava vivendo aveva fatto diventare più esigente la nostra società nei confronti dei comportamenti, di tutti, ed a tutti i livelli, in particolare emergeva l'esigenza di rendere trasparente ed efficiente la spesa pubblica.

Abbiamo condiviso al nostro interno tante considerazioni in merito, in particolare quella che il nostro territorio ha solo da perdere se si insiste a vivere in un sistema che preserva le rendite, i privilegi, gli interessi di parte; abbiamo perciò deciso di entrare nel merito delle questioni, senza ipocrisie e sotterfugi.

Abbiamo giudicato vitale questo bisogno perchè per lungo tempo non ci siamo occupati                       dell' interesse pubblico, del poco rispetto delle regole, della trascuratezza nei doveri; noi imprenditori ci siamo dati da fare per adeguare le nostre aziende anche a queste esigenze, adesso pretendiamo che si eliminino gli interessi particolari e che le energie che siamo in grado di manifestare vengano incanalate verso l'interesse generale: vogliamo fatti concreti e responsabilità certa da parte degli amministratori pubblici, tutti devono essere chiamati a rendere conto del proprio operato.

Abbiamo chiesto ascolto ai rappresentanti delle categorie presenti nel Consiglio della Camera di Commercio di Teramo, prima del rinnovo degli Organi dell' Ente Camerale, su questi punti:

  • far largo ad esponenti, prettamente imprenditori, NUOVI, evitando la riproposizione di chi quegli incarichi li ricopre già da 15/20 anni;
  • eliminare i compensi per il Presidente ed i gettoni di presenza per i componenti del Consiglio e della Giunta Camerale;
  • ridurre il numero dei componenti della Giunta Camerale;
  • gli interventi delle Ente Camerale devono essere focalizzati su progettualità rilevanti per categorie economiche coinvolte;
  • dismettere le partecipazioni non funzionali al ruolo della CCIAA;
  • ristrutturare i costi di gestione ;
  • razionalizzare il portafoglio dei servizi avvalendosi dell'alto grado di digitalizzazione raggiunto da diverse CCIAA;
  • attuare l'opportunità più democratica, più ovvia per rinnovare i propri organismi: prevedere i rinnovi tramite l'Assemblea Generale di tutti gli iscritti alla CCIAA.

Abbiamo ripetutamente e pubblicamente riferito che non avevamo interessi a stare all' interno degli Organi dell' Ente Camerale infettato com'è dagli interessi particolari, da eliminare ed incanalare, invece, le energie che l'imprenditoria della nostra Provincia è in grado di generare, verso gli interessi generali; la nostra Associazione lavora per costruire questo consenso, per recuperare la crescita derivante dalla eliminazione delle inefficienze di sistema.

Laddove il nostro richiamo al rinnovamento, alla discontinuità, all'alternanza, non aveva scalfito il sodalizio conservatore della Camera di Commercio di Teramo, è intervenuta dapprima la Sentenza n. 444/2015 del TAR della Calabria che ha spedito a casa il Presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria per limite di mandati (tale Lucio Dattola), era stato infatti rieletto per la quarta volta (!) e poi la Sentenza N. 03480/2015 del Consiglio di Stato V sezione che ha confermato in toto la sentenza del TAR.

A seguito delle nostre pubbliche osservazioni anche sul divieto di incarichi dirigenziali a soggetti in quiescenza (alcuni componenti del consesso Camerale Teramano risultano avere questa condizione), siamo in attesa di ricevere copia della documentazione di verifica con estrazione di documenti certi provenienti direttamente dagli Istituti Previdenziali.

E' disarmante come i rappresentanti delle varie categorie imprenditoriali, nonostante le nostre denunce, non abbiano voluto ascoltare, hanno preferito, di nuovo, rifugiarsi nella difesa degli interessi particolari, hanno preferito di nuovo, trasmettere all'esterno un segnale di colleganza di relazioni che si basa sui privilegi (leggi compensi, gettoni, ecc..) piuttosto che sui meriti, relazioni che favoriscono intrecci, inefficienze, accrescimento della spesa pubblica.

Clicca sull' immagine per collegarti alla pagina Facebook dell' Api Teramo per ascoltare la conferenza stampa di Lunedì 14 settembre 2015 pubblicata da Teleponte, VeraTv e TV6:

 

 

 

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