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Bonus Amianto al via le domande

Per la rimozione dell'amianto, ovvero per tutti gli interventi di bonifica su beni e strutture produttive ubicate sul territorio italiano, che sono stati effettuati tra il 1° Gennaio e il 31 Dicembre 2016, le imprese possono accedere e usufruire del Bonus Amianto, indetto dal Collegato Ambiente. Il bando è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n° 243/2016 con un Decreto Interministeriale del 15 Giugno, che ha definito i parametri e il funzionamento dell'agevolazione in esame: è, dunque, previsto un credito d'imposta al 50% delle spese sostenute per ciascun progetto di bonifica, unitariamente considerato, a patto che la spesa complessiva sostenuta sia compresa tra i 20.000 e i 400.000 euro: interventi con un costo inferiore o superiore non saranno considerati ai fini dell'agevolazione.

Il Bonus Amianto.
 
Il fondo messo a disposizione si compone di 17 milioni di euro spalmenati su 3 anni, quindi 5,667 milioni di euro all'anno, per gli anni 2017 (comprensivo degli interventi avvnuti nel 2016), 2018 e 2019, che verranno erogati a coloro che ne abbiano fatto domanda attraverso il meccanismo del click day: si tratta di un periodo che va dal 16 Novembre 2016 al 31 Marzo 2017, durante il quale è possibile inoltrare la richiesta al finanziamento, presentabile unicamente per via telematica, attraverso il portale web del Ministero dell'Ambiente, previa registrazione sul medesimo portale, pre-iscrizione già aperta lo scorso 27 Ottobre.
L'agevolazioni, ha specificato il Ministero dell'Ambiente, è concessa nei limiti e nelle condizioni del regolamento europeo, il quale prevede che il finanziamento pubblico alle imprese non possa superare, complessivamente nei tre anni, 100.000 euro per le imprese di trasporto merci per conto terzi, e 200.000 euro per le altre. Sono invece escluse dal finanziamento le imprese di produzione primaria di prodotti agricoli, pesca e acquacoltura, e quelle che operano nei servizi di interesse economico generale, le cui agevolazioni sono disciplinate da altri regolamenti comunitari.
 
Per ulteriori informazioni è possibile consultare il portale del Ministero dell'Ambiente, nel quale è già dispobinile il modulo di presentazione dell'istanza di bonus, oltre che le linee guida alla predisposizione delle domande e le FAQ, ovvero le risposte alle domande più frequenti degli utenti.
 
Inoltre è possibile contattare l'ufficio incaricato all'informazione direttamente ai numeri telefonici: 06/76291257 – 06/76291258 – 06/76291463.
 
Gli interventi di bonifica sui quali è possibile beneficiare del Bonus Amianto devono rientrare nelle seguenti casistiche:
  • La rimozione e lo smaltimento, anche previo trattamento in impianti autorizzati, dell'amianto presente in coperture e manufatti (quali lastre di amianto piane o ondulate, coperture in eternit, tubi, canalizzazioni e contenitori per il trasporto e lo stoccaggio di fluidi, ad uso civile e industriale in amianto, sistemi di coibentazione industriale in amianto) di struttre e beni produttivi, locati in Italia, che abbiamo rispettato la normativa ambientale e di sicurezza nei luoghi di lavoro;
  • Le spese di consulenza professionale e perizie tecniche, nei limiti del 10% delle spese complessive sostenute e comunque non oltre l'ammontare di 10.000 euro per ogni progetto di bonifica, unitariamente considerato.
  • Per le medesime voci di spesa l'incentivo non è cumulabile con altre agevolazioni.
 
Cosa serve per fare domanda di Bonus.
 
Per accedere al Bonus Amianto sono richieste diverse informazioni, come:
  • Costo complessivo degli interventi;
  • Ammontare delle singole spese eleggibili;
  • Ammontare del credito d'imposta richiesto.
  • Oltre a queste informazioni bisogna premurarsi di conservare tutti i documenti necessari per accedere al bonus, tra cui:
  • Il piano di lavoro del progetto di bonifica;
  • La comunicazione di ultimazione dei lavori inviata alla Asl competente;
  • Attestazione delle spese sostenute per l'attribuzione del credito d'imposta (Format All.1);
  • Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà relativa agli altri aiuti “de minimis” eventualmente fruiti (Format All.2);
  • Dichiarazione relativa all'informazione antimafia (Format All.3).

 

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